VILLAS IN UMBRIA & THE BORDERS of TUSCANYby Studio Tecnico Romizi

ARCHITECTURE: portals in Assisi (2004 images)

home

cenni di presentazione e schede a cura dell'architetto Maurizio Pucci

CENNI DI PRESENTAZIONE
ASSISI (PG)
   
Parlando di Assisi nessuno può dimenticarsi della Basilica di San Francesco, che mostra da grande distanza le sostruzioni, un complesso fuori scala rispetto alla vista panoramica della città, adagiata sul pendio del monte Subasio.
Così è anche impossibile esimersi dal parlare degli affreschi della Basilica Superiore: a me non importa se vengono attribuiti a Giotto, o a Pietro Cavallini o alla  Scuola Romana, mi piace solo leggere queste enormi strips, come un fumetto didattico senza parole, che celebra la fama del Santo, già smisurata quand'era ancora in vita e che nella sua brevissima esistenza (circa 44 anni) ha viaggiato, esplorato, conosciuto mondi e genti, in  numero così elevato che desta ancora oggi sempre stupore.
Le pareti sono appunto quadri, una sceneggiatura con tagli prospettici che sembrano moderni e, per dare continuità al racconto, anche le colonne a fascio, di sostegno ai costoloni delle volte, sembrano arretrare nello spessore murario per scandire meglio la sequenza delle rappresentazioni. E poi è noto come piaceva agli architetti del gotico mettere in evidenza le nervature portanti, come segno della nuova invenzione tecnologia, in antitesi alla giustapposizione delle masse nel romanico.
Ma Assisi è anche il Tempio di Minerva, con il colonnato raffigurato in incisioni di tutte le epoche, il Foro romano ipogeo, con sopra la Piazza contornata dal Palazzo dei Capitani del Popolo e la Torre Civica, il Palazzo Comunale e, sopra le Fonti, l'ex Palazzo delle Poste, soprannominato Palazzo mortadella, a causa del paramento in facciata rivestito di pietra locale bianca e rosa.
Ed ancora S. Pietro, S. Rufino con il timpano aguzzo che sembra scolpito insieme alle statue che lo adornano, S. Chiara con gli archi rampanti che invadono lo spazio e, più che ancorare a terra la chiesa, sembrano sollevarla dalla vallata.
Su tutto vigila la Rocca Maggiore, del 1368, vigorosa, ma che non incute più timore: ci porta alla memoria Egidio Albornoz, il Cardinale emissario dello Stato Pontificio che, per affermare in modo tangibile e concreto il potere sovrano di Roma, edificò in poco tempo una costellazione di Rocche, come quelle di Spoleto e Narni. Morirà non a caso a Viterbo, a quell'epoca Sede Papale.
Nella città del Santo, al quale era stato imposto il nome di Giovanni, poi mutato in Francesco perché nato quando il padre era in Francia per i suoi ricchi commerci, si contrappongono, o meglio, convivono, il grande ed il piccolo: abbiamo San Francesco e San Francescuccio, S. Chiara e l'Oratorio di Santa Chiarella, San Rufino e San Rufinuccio, la Rocca Maggiore e quella minore, detta Rocchicciola.
Mi immagino che anticamente attorno ai monumenti grandi si condensava la classe elitaria religiosa e politica, con le sfarzose manifestazioni e ricorrenze. Mentre nei piccoli vani chiesastici si radunava quotidianamente, e non solo nelle occasioni liturgiche importanti, la gente del luogo.
Ancora oggi, accanto all'incessante viavai del turismo religioso, quello del grande, gli assisani, miti e raccolti come la maggior parte degli umbri, prediligono coltivare il loro sentimento votivo nel piccolo.


NOTA
Chi scrive queste righe è intimamente legato a questo ultimo sentimento, certamente più vicino alla gente del posto, e quindi segue la schedatura sommaria di alcuni piccoli esempi architettonici.

SCHEDA 1 e 6

SCHEDA 3

SCHEDA 10

05/2017

 

home

FOR ANY FURTHER INFORMATION:

 STUDIO TECNICO ROMIZI
via Garibaldi 5/C 06068 Tavernelle (Perugia)
tel. 075 833316     fax (+39) 075 8355549
romizi@romizi.com
www.romizivillasinumbria.com